I giudici di legittimità si sono espressi in più occasioni in tema di patto di non concorrenza, precisando che il corrispettivo spettante al dipendente deve essere elemento distinto dalla retribuzione e non può essere meramente simbolico nè manifestamente iniquo o sproporzionato in relazione al sacrificio richiesto al lavoratore e alla riduzione delle sue capacità di guadagno.
a cura dello Studio Legale Avv. Mauro Montini
dipendente, retribuzione
Patto di non concorrenza valido
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