Il Consiglio di Stato, con sentenza della seconda metà di marzo 2023, affronta una questione di non poco conto. Infatti, nell’ambito di un giudizio di ottemperanza di una sentenza del Giudice del Lavoro recante la condanna di una ASL al risarcimento dei danni da demansionamento, rileva come la ASL avesse illegittimamente sottoposto le somme liquidate a tassazione e contribuzione. Orbene, rilevato che la sentenza del Giudice ordinario, aveva avuto a oggetto il risarcimento del danno da demansionamento e in relazione alla predetta materia, la giurisprudenza della Corte di Cassazione è oramai ferma nel ritenere che “Le somme corrisposte al lavoratore a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale derivante da demansionamento, non costituiscono reddito e di conseguenza, il versamento delle ritenute, effettuato dal datore di lavoro/sostituto d’imposta, non è dovuto ab origine.” (Cass. civ. Sez. lavoro Ord., 03/02/2021, n. 2472; Cass. civ. Sez. V, 19/03/2010, n. 6754). Peraltro, che il risarcimento per demansionamento è considerato danno emergente e non è soggetto a tassazione lo chiarisce adesso anche l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello numero 185 dell’8 aprile 2022. Altrettanto è a dirsi quanto alla somma versata a titolo di obblighi previdenziali avuto riguardo alla circostanza che la Corte di Cassazione è intervenuta in merito all’imponibilità previdenziale delle somme erogate dal datore di lavoro al dipendente a titolo di risarcimento del danno da demansionamento riconosciuto con sentenza, confermando che non sono soggette a contribuzione le somme erogate per risarcire il danno consistente nell’impoverimento delle capacità professionali acquisite dal lavoratore riconducibile a responsabilità datoriale (Corte di Cassazione n. 13578 del 4 luglio 2016.
a cura dello Studio Legale Avv. Mauro Montini
danno, demansionamento, dipendente, risarcimento, tassazione
Il danno da demansionamento non e’ soggetto a tassazione o contribuzione previdenziale
Condividi questo articolo
Articoli correlati
25 Giugno 2025
La sentenza del 5 maggio 2025 n. 797 del TAR della Toscana, già oggetto di una precedente news, richiama l’attenzione degli operatori anche sul divieto della motivazione postuma. Infatti, pur ammettendo la legittimità della previsione [...]
19 Giugno 2025
Il TAR della Toscana, con sentenza del 5 maggio 2025 n. 797, ribadisce la sufficienza della fissazione di “meri” criteri generali di valutazione da parte delle commissioni esaminatrici specie nei concorsi a docente universitario, atteso [...]
Quesiti pratici
Per domande specifiche o questioni di carattere individuale, ti invitiamo a contattare direttamente lo Studio Legale Avv. Mauro Montini.