Sul patto di prova

La Suprema Corte è stata recentemente chiamata a pronunciarsi in tema di patto di prova, affermando che lo stesso, non solo deve risultare da atto scritto ai sensi dell’art. 2096 c.c., ma deve anche indicare in maniera specifica, a pena di nullità, la mansione attribuita al dipendente.
In assenza di detta previsione, invece, il rapporto di lavoro deve considerarsi costituito ab origine senza la previsione di alcun periodo di prova, in quanto il lavoratore – in assenza dell’identificazione di compiti definiti – non è stato posto nelle condizioni di dare dimostrazione della propria attitudine a svolgere quella determinata attività lavorativa.

a cura dello Studio legale Avv. Mauro Montini 
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