Una recente sentenza del TAR della Toscana della seconda metà del mese di ottobre 2023, consente di svolgere alcune riflessioni sulle tutele ottenibili nell’ambito del giudizio amministrativo. Invero, acclarata l’illegittimità della procedura indetta da un’università per il conferimento di un progetto di ricerca e preso atto dell’impossibilità di rieditarla per l’intervenuto integrale svolgimento del progetto di ricerca (sia pure ad opera dell’illegittimo vincitore), il TAR della Toscana riconosce il diritto della ricorrente ai danni, stante “l’esistenza di una rilevante probabilità che, in sede di rideterminazione dei punteggi (ora non più possibile stante l’avvenuta conclusione dell’attività), l’attuale ricorrente si sarebbe collocata al primo posto della graduatoria e, ciò, anche considerando l’esiguità della differenza di punteggio tra i due candidati e il complesso delle valutazioni che sarebbero state da rimettere al giudizio della commissione. Essendo ormai preclusa la risarcibilità del danno in forma specifica, l’Università va condannata, in via equitativa, ad un risarcimento pari alla metà dell’importo dell’assegno di ricerca di cui trattasi”.