La strana sorte della terna degli aspiranti alla direzione di una struttura complessa

Beati gli ultimi perchè saranno i primi

Dura vita per l’aspirante direttore di struttura complessa, persino, se risultato primo nella graduatoria predisposta dalla commissione di valutazione. Il Direttore generale, infatti, potrebbe non solo (per espressa previsione del nostro solerte legislatore) affidare l’incarico ad uno degli altri due candidati della terna ma neppure essere tenuto ad una valutazione compativa ma solo ad un’asettica motivazione analitica relativa al solo prescelto almeno secondo parte della giurisprudenza di merito. Insomma, se non era stata di certo questa la volontà del legislatore del 2012, siamo alle solite “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.

a cura dello Studio legale Avv. Mauro Montini 
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